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al testo di Pasquale Antonio Marinelli
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Sospeso nell’aria qual abile trapezista raccolgo frattaglie di pensieri liberi da vincoli quotidiani. Passeggio su una corda con un’asta in mano, da perfetto equilibrista, misuro le parole in spazi senza confine. Nascosto dietro il volto variopinto e il naso finto da clown sorrido alla vita e al suo veloce incedere. Miasmi e putredine circondano la terra, sfatta e abbandonata al suo destino. Con fruste sottili solide e muscolose da perfetto domatore vorrei ingabbiare uomini ingordi, causa di genocidi. Mi muovo in un circo senza tende, senza confini. Questo circo della vita di felliniana memoria, questo enorme mistero senza certezze. E da perfetto giocoliere con le mie biglie in mano giro attorno agli angoli della vita districandomi tra innumerevoli laccioli che ella tende con perfidia. |
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